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Agritech, la chiave della vendemmia 2025: qualità, sostenibilità e resilienza grazie alle soluzioni digitali

  • Software, Iot, piattaforme digitali: le soluzioni tecnologiche sono strumenti intelligenti per gestire i vigneti che si traduce in un forte impegno nella sostenibilità
  • Roberto Mancini, Amministratore Delegato di Diagram Group: «Nel contesto attuale, dove il cambiamento climatico impone sfide crescenti l’agritech si conferma come risposta strategica per il settore vitivinicolo, sia per la gestione della vigna, sia per la garanzia di un vino di qualità»

Jolanda di Savoia, 10 settembre 2025 Le stime vendemmiali presentate da Assoenologi, Ismea e Uiv dicono che la 2025 promette un’annata ottima per profilo qualitativo e che torna a crescere la produzione con 47,4 milioni gli ettolitri previsti: +8% sul 2024, in linea con media del quinquennio. 

Un ruolo determinante nella gestione dei vigneti e della vendemmia lo gioca l’innovazione. «Nel contesto attuale, dove il cambiamento climatico impone sfide crescenti in termini di siccità, ondate di calore e fitopatie, l’agritech si conferma come risposta strategica per il settore vitivinicolo, sia per la gestione della vigna, sia per la garanzia di un vino di qualità», afferma Roberto Mancini amministratore delegato di Diagram Group, polo italiano dell’agritech con 100 milioni di euro di fatturato e 50 milioni di ettari di terreno monitorato a livello globale.

«Le soluzioni principali per la produzione di vino includono software di gestione agronomica e supply chain, che garantiscono tracciabilità, efficienza e qualità dalla vigna alla tavola», commenta Mancini. «A queste si sommano tecnologie satellitari, sensoristiche e AI, integrate per il monitoraggio vegetativo, l’ottimizzazione irrigua e le analisi predittive in agricoltura di precisione», sottolinea l’ad di Diagram.

Agritech e vendemmia: il vigneto diventa smart. Il 35% delle soluzioni tecnologiche disponibili è dedicato alla fase di raccolta, con una prevalenza di strumenti per il settore vitivinicolo (17%), settore nel quale l’adozione di soluzioni agritech è particolarmente significativa. Si va dai sensori per il monitoraggio idrico e termico, a sistemi predittivi per la gestione delle malattie, alla tracciabilità della filiera. La digitalizzazione consente una vendemmia più precisa, sostenibile e redditizia, soprattutto per le aziende giovani e innovative. Circa il 31% delle imprese agricole giovanili applica tecniche di agricoltura di precisione.

La qualità del vino nasce in vigna. «Oggi i viticoltori possono monitorare in tempo reale idratazione, zuccheri e fitopatie grazie a piattaforme cloud e sistemi predittivi basati su Intelligenza Artificiale, intervenendo in modo mirato e riducendo sprechi», spiega Mancini.

Risparmio di acqua fino al 60% e riduzione della chimica. Le tecnologie sono in grado di analizzare il vigore vegetativo, piattaforme digitali consentono di monitorare in tempo reale lo stress idrico del suolo e gestire irrigazioni in modo prescrittivo. E poi ci sono analisi della qualità dell’uva con tecnologie e software per valutare la sostenibilità attraverso i bilanci di azoto e carbonio. Con la gestione intelligente dell’irrigazione, sensori IoT e algoritmi predittivi, i consumi d’acqua possono ridursi fino al 50-60% per ettaro e con la fertirrigazione predittiva si riduce l’uso di fertilizzanti chimici fino al 40%.

«L’agritech non è più un’opzione, ma una condizione necessaria per garantire la qualità delle uve, la sostenibilità delle aziende e la resilienza dei vigneti. L’obiettivo è duplice: migliorare l’efficienza produttiva e salvaguardare la qualità delle uve, contribuendo alla valorizzazione delle produzioni autoctone e delle indicazioni geografiche che rendono unico il vino italiano», conclude Mancini.

Diagram e il settore vitivinicolo. L’impegno di Diagram nel settore vitivinicolo ha valicato i confini nazionali. A inizio anno si è aggiudicata la gara per sviluppare un Agriculture Value Chain Information System (AVCIS), che fungerà da piattaforma centralizzata per la raccolta di dati sugli agricoltori che gestiscono un terreno coltivato a vite, compresi gli aggiornamenti annuali e le stime previsionali sulla produzione. Recentemente ha preso parte al Winetech Summit, che si è svolto in Armenia per parlare dei progetti di digitalizzazione della filiera vitivinicola per una maggiore trasparenza e gestione efficiente.

Il giro d’affari dell’agritech in Italia. Secondo i dati dell’Osservatorio Smart Agrifood, il 64% delle aziende agricole italiane ha adottato almeno una soluzione di agricoltura 4.0 tra cui sensori, GPS, piattaforme satellitari e sistemi IoT. Le tecnologie più diffuse sono software di gestione aziendale (40%), sistemi di monitoraggio e controllo di macchinari (23%), mappatura digitale di coltivazioni e terreni (19%), sistemi di supporto alle decisioni (12%). Tuttavia, solo l’8% delle aziende può essere considerato “digitalmente maturo”, segno che la transizione è ancora in corso e non priva di ostacoli, soprattutto per le realtà più piccole.

Il mercato italiano dell’agritech ha registrato una crescita vertiginosa: da 100 milioni di euro nel 2017 a ben 2,5 miliardi nel 2024. Questo incremento del +1500% è trainato da investimenti in software e sistemi di analisi predittiva, crescita delle startup (+24% nel settore AI e machine learning) e maggiore consapevolezza del valore dei dati agricoli. La metà del business è ancora legata a macchinari connessi e sistemi di monitoraggio, ma la tendenza si sta spostando verso soluzioni software e data-driven.

Diagram
Diagram nasce nel 2024 dalla trasformazione del Gruppo IBF Servizi SpA e dalle acquisizioni di Agronica Srl, Abaco SpA, Agriconsulting SpA e Netsens Srl. È leader italiano ed europeo nella digitalizzazione dei servizi dedicati all’agroalimentare, nello sviluppo di software di farm management e nella gestione dei processi di erogazione, monitoraggio e controllo dei programmi di sostegno all’ambiente e all’agricoltura. Partner di importanti governi del continente europeo, supporta la Pubblica Amministrazione, le aziende agricole, gli istituti bancari e assicurativi e l’industria agroalimentare con l’obiettivo di promuovere la sostenibilità sociale, economica e ambientale. Oggi l’azienda è detenuta per il 41,6% da CDP Equity (Gruppo Cassa Depositi e Prestiti), per il 41,6% da Trilantic Europe e per il 15% da BF Agricola.